La Mediazione Familiare si svolge in un ambiente flessibile e neutrale dove il Mediatore non impone soluzioni alla coppia, come parte della sua formazione professionale, offre informazioni di origine legale, ma non da' né paperi né consigli di tale natura, offre invece una tregua, di fatto nel momento in cui i partner liberamente decidono di intraprendere un percorso di mediazione, il procedimento legale viene momentaneamente sospeso.
In un procedimento giudiziario, le decisioni sono spesso prese da altri, i protagonisti sono troppo impegnati a cercare il colpevole, l'ex coniuge, su cui riversare tutta la responsabilità della fine del rapporto coniugale, bugie, tradimento, silenzi, acutizzano il dolore che ciascuno porta dentro senza però affrontarlo ed il conflitto si risolve solo temporaneamente per riaffiorare in seguito, quando ad esempio i patti non vengono rispettati.
A farne le spese sono soprattutto i figli, spettatori inermi, defraudati della vicinanza incondizionata dei genitori, impegnati nella lotta per l'affido, presi come sono nella morsa della logica vincente vs perdente.
Fare ricorso ad interventi extragiudiziali come la Mediazione Familiare consente agli ex coniugi di riorganizzare al meglio il loro futuro e soprattutto di recuperare e mantenere il loro legame genitoriale, il percorso di M.F. si svolge in tempi brevi, si articola in 10-12 incontri, i costi della separazione sono così notevolmente ridimensionati ma soprattutto sono gli ex partner a decidere cosa sia meglio per loro.
Quindi la Mediazione Familiare è lo strumento più efficace per ri-definire i rapporti tra i protagonisti della separazione/divorzio in quanto attiva un processo decisionale che ri-disegna il futuro della propria famiglia, con una serie di impegni nei confronti dei figli.
L' avvocato interverrà in una fase successiva del percorso di Mediazione Familiare, quando cioè le parti avranno raggiunto un Patto d'Intesa, dando così veste legale all'accordo stesso.
Se ciascuna di queste professionalità esercita il proprio ruolo nel rispetto del proprio codice deontologico, sarà necessariamente il contributo tra le due diverse posizioni a dare maggiori garanzie di tutela all'accordo risolutivo finale.